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La formazione Anthis
I Corsi di sicurezza sugli accessori di Sollevamento non sono obbligatori ma il D.Lgs 81 prevede che gli stessi accessori siano obbligatoriamente ispezionati e il loro stato riportato su un registro trimestrale.
Il datore di lavoro può scegliere di utilizzare una risorsa interna a patto che il dipendente sia “competente”.
Come si può definire la competenza se essa non è documentata? Se per “Cultura della Sicurezza” ci riferiamo all’insieme dei processi organizzativi e delle pratiche professionali, delle norme scritte e delle convenzioni informali, dei linguaggi, dei modi di pensare, di percepire e di rappresentare il rischio in azienda, cosa dovrebbe conoscere il dipendente “competente” per poter redigere un registro esaustivo?
Questo concetto, purtroppo, è stato lasciato all’interpretazione dei tanti che, allo stato dei fatti, lascia un enorme vuoto ed un vero gap nell’applicazione della legge.
Un vuoto che abbiamo cercato di colmare iniziando un iter formativo virtuoso che ha il semplice scopo di costruire una cultura della sicurezza in azienda cominciando ad abituarsi a “pensare sicuri” in una logica di benessere globale che coinvolga l’uomo, il cittadino e infine il lavoratore.
La diffusione della Cultura della Sicurezza, trova terreno fertile, quando un’azienda, nei processi di governance passa dal mero adempimento alle leggi, ad un approccio più ampio e condiviso verso il significato comune del lavorare in sicurezza, tenendo conto della produttività e contemporaneamente del benessere delle persone.
La Sicurezza, quindi, non è un costo per l’azienda, ma un investimento; perché la prevenzione e la protezione nei confronti delle risorse umane è la salvaguardia del patrimonio più prezioso.
Il nostro primo libro sugli accessori di sollevamento
Viviamo in una società dove le informazioni sembrano essere alla portata di tutti, recuperabili inserendo parole chiave nei motori di ricerca, ottenendo riposte istantanee ai nostri dubbi della vita pratica.
Il decano della sociologia, Franco Ferrarotti, ha intitolato un suo libro così: «Un popolo di frenetici informatissimi idioti». Il titolo già dovrebbe far pensare e consiglio la lettura.
Oggi la notizia è flash, le risposte dei motori di ricerca sono rapidissime, nessuno si ferma più a riflettere, ad approfondire quanto legge. Non si mette in dubbio quanto letto.
Si può leggere accettando tutto senza porsi domande circa la veridicità dell’informazione, senza chiedersi se una teoria possa essere solo una delle tante teorie, senza domandarsi quale sia l’autorevolezza di colui che sta scrivendo? Chiunque oggi può scrivere di tutto.
Con quale competenza? Con quale conoscenza della materia?
Non abbiamo la presunzione di essere competenti, ci piacerebbe in futuro, ma abbiamo voluto mettere ordine in un contesto dove era difficile acquisirla creando le condizioni per iniziare un percorso di conoscenza e competenza.
Un libro può cambiare il mondo? Sì. Pensate a libri “sacri “, o agli effetti rivoluzionari dei libri degli Illuministi.
Umilmente ci siamo nutriti noi stessi di quelle informazioni qui riportate con l’unico obiettivo di dare un contributo, a chi volesse leggerlo, nel settore dove operiamo.
Non vogliamo essere blasfemici nel considerarlo sacro, Sacra» può essere anche l’individuazione, la presa di coscienza di sé che un testo permette di realizzare attraverso il sogno lucido della lettura.
I nostri servizi integrati
Tutti i nostri servizi sono integrabili tra di loro.
Nella nostra visione il focus sulla cultura della sicurezza si traduce in soluzioni che siano semplici e comode per i nostri partner.
Da’ uno sguardo agli altri servizi che possiamo offrire ed integrare con questo.