Il Documento “La Movimentazione in Sicurezza dei Materiali Lapidei sui piazzali “consultabile in rete all’indirizzo: A4-MaterialiLapidei (cpm.lucca.it) al punto 3.1.2 – Accessori di sollevamento, definisce appieno tutte le criticità dell’utilizzo delle funi metalliche che già dal primo sollevamento subirebbero deformazioni tali per cui la UNI ISO 4309:2019, norma da applicare alle verifiche sulle funi, la renderebbe non più utilizzabile sotto il profilo normativo.
È altresì vero che sono stati fatti molti tentativi per trovare soluzioni adatte a questo tipo di sollevamento e tutte le soluzioni trovate hanno sempre mostrato limiti tecnici e qualche volta condizioni ancora meno sicure.
La domanda, in qualità di verificatori/ispettori è: Il nostro compito è quello di applicare norme e criteri di accettabilità e per non venir meno al rispetto delle norme, ogni fune utilizzata in questo ambito andrebbe scartata dopo il primo sollevamento. In realtà lo stesso sollevamento con funi in presenza di angoli/spigoli vivi comporterebbe lo scarto dell’opzione fune ancor prima del sollevamento iniziale.
Il documento non tiene conto dell’obbligo da parte del datore di lavoro di redigere un censimento e verbale degli accessori di sollevamento in cui la fune, anch’essa considerata accessorio, gioca un ruolo fondamentale.
Nessun dipendente preposto alle verifiche o verificatore esterno potrebbe redigere un verbale in cui la fune con i difetti noti potrebbe risultare accettabile; la sola piegatura ne comporterebbe lo scarto seguendo i criteri della UNI ISO 4309:2019.
L’unica plausibile giustificazione potrebbe essere la data del documento in cui non si è, probabilmente, tenuto conto delle norme applicabili agli accessori.
Pur volendo andare in deroga alla UNI ISO 4309:2019 e volendo andare attraverso una valutazione dei rischi puntuale in cui si esclude il fattore fune come forza maggiore per la non reperibilità di soluzioni adatte a questo tipo di sollevamento, questo esercizio, ammesso che sia possibile, non troverebbe MAI, in UNA MITIGAZIONE DEI RISCHI ACCURATA, la possibilità dell’utilizzo di una fune non conforme. Si potrebbe , comunque, valutare questa ipotesi semmai non ci fossero soluzioni in materia di accessori in grado di soddisfare la nostra esigenza.
Ciononostante, lo scopo del case study non è quello di trovare un capro espiatorio ma quello di risolvere un problema di cui le prime vittime sono i datori di lavoro e i dipendenti in caso di incidenti.
Lo scopo ultimo è quello di trovare una soluzione tecnica che soddisfi le esigenze di tutti, imprenditori, lavoratori e ispettori/verificatori.
L’economicità’ della soluzione non può essere un fattore fondamentale se i rischi sono così alti da mettere a repentaglio la salute e la sicurezza dei lavoratori. Vale comunque il fatto che senza economicità la tendenza sarà sempre quella di ovviare agli obblighi di legge e trovare soluzioni poco adatte al rispetto della legge in materia di sicurezza.
Se vuoi controllare le funi con il sistema Magneto-induttivo
Il 1° Dicembre 2017 è stata pubblicata la nuova normativa ISO 4309:2017 (in Italia UNI ISO 4309:2019) che contempla e suggerisce l’utilizzo di nuovi Controlli Non Distruttivi per l’analisi delle funi metalliche utilizzate nel settore del sollevamento merci. Nello specifico viene suggerito, per l’analisi interna della fune, il controllo di tipo1 MRT (Magnetic Rope Test).
Verifiche accessori di sollevamento e funi Controlli non distruttivi.
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